Una start up della Internet of Things: tra crowdsourcing ed e-commerce, Stanford inventa il futuro

Alcuni studenti dell’Università di Stanford hanno fondato una start up della Internet of Things: si chiamerà Techmakers (il nome è provvisorio) ed è un progetto che unisce in modo originale e innovativo due fenomeni contemporanei: crowdsourcing ed e-commerce.

In pratica un sito in cui tutti gli sviluppatori o gli ideatori di soluzioni per la IoT possono proporre e vedere le loro idee.

Non le singole componenti Rfid, sensori &Co, ma proprio tanti nuovi concept di utilizzo! start-up della internet of things

Perché una start up della Internet of Things? I numeri del business plan ci sono tutti: secondo gli ultimi dati da qui ai prossimi dieci anni ci saranno 50 miliardi di dispositivi connessi (Fonte McKinsey).

Cisco, che la chiama già Internet of Everything, pronostica fatturati da 14.4 trilioni di dollari nell’arco di questo tempo con profitti in crescita del 21% da qui al 2022 (lo ha detto in occasione del suo Internet of Things World Forum).

Le smart city continuano a moltiplicarsi nel mondo. La gente si sta abituando a interagire con tanti dispositivi diversi per chiedere informazioni o fare cose.

Tutto conferma che ci sarà un aumento esponenziale delle opportunità di fare impresa in questo ambito.

Techmakers: geek che diventano business men

Così, a Standford, alcuni universitari si sono guardati negli occhi e hanno pensato di mettere a frutto quello che stavano studiando al corso di Technology Entrepreneurshi (quello dove si imparano i fondamenti dell’imprenditorialità tecnologica della Silicon Valley).

Immaginare una start up della Internet of Thing? Perché no, si sono detti radunandosi in gruppo e mettendo a fattor comune le loro idee.

La varietà aiuta: il pool (proveniente da Canada, Usa, Francia, Russia, Grecia e India) ha iniziato nel modo giusto.

Per avviare una start up della internet of Things ha prima sondato le potenzialità commerciali, poi ha definito il modo per ottimizzare le risorse in campo.

Secondo le linee guida della Stanford University Venture Lab Startup. Scambiarsi invenzioni tecnologiche (e non solo) L’equazione?

Oggi ci sono moltissime persone disposte a vendere in Rete un proprio progetto:

Etsy conta ormai 1 milione di venditori artigianali, Kickstarter ben 42mila progetti.

Ma, a parte il mondo che ruota attorno ad Arduino, per le invenzioni tecnologiche non ci sono siti specifici dove candidare progetti ad alto contenuto high-tech.

28/06/2013Permalink