IoE: Cisco, AT&T, GE, IBM e Intel fondano l’Industrial Internet Consortium

Il futuro previsto dall’Internet of Things, o meglio ancora dall’Internet of Everything, spinge ad accelerare taluni processi innovativi. AT&T, Cisco, GE, IBM e Intel hanno annunciato la fondazione dell’ Consortium (), gruppo nato per accelerare il cammino verso “l’integrazione del mondo fisico con quello digitale”. L’obiettivo principale del consorzio, infatti, è quello di  identificare i requisiti per gli standard aperti di interoperabilità e architetture comuni per collegare dispositivi intelligenti, macchine, persone, processi e dati. L’iscrizione è aperta a ogni azienda, organizzazione o entità (sia pubblica che privata) interessata a stimolare lo sviluppo del mercato globale per l’Industrial Internet.

 

Lo statuto della IIC prevede il supporto all’innovazione attraverso una serie di azioni che vanno dalla diffusione e l’adozione degli esistenti casi d’uso in materia, alla condivisione delle migliori pratiche, architetture di riferimento, e requisiti standard per facilitare la diffusione di tecnologie connesse fino alla possibilità di influenzare il processo di sviluppo degli standard globali per i sistemi dell’Industrial Internet. Siamo alla soglia di un importante cambiamento tecnologico che incrocia il mondo fisico e cybernetico, uno snodo epocale che avrà vaste implicazioni che porteranno a notevoli vantaggi, non solo le organizzazione, ma per l’umanità intera“, ha dichiarato Janos Sztipanovits, Professore di Ingegneria e Direttore dell’Istituto di Sistemi Software integrati ( ISIS ) della Vanderbilt University. “Università e industria comprendono la necessità di individuare e stabilire nuove basi, quadri comuni e standard per Internet industriale, e sono alla ricerca della IIC per garantire che questi sforzi si uniscono in un insieme coerente. “

 

Collegando  gli oggetti fisici a tutta la potenza del cyberspazio, l’Industrial Internet promette di ridisegnare radicalmente il modo con cui le persone interagiscono con la tecnologia”, ha detto il segretario del Commercio Usa Penny Pritzker . “L’auspicio della nostra Amministrazione è quello di realizzare collaborazioni pubblico-privato alla stregua del nuovo IIC e di trasformare le opportunità dell’Industrial Internet in nuovi posti di lavoro nel settore manifatturiero smart, sanità , trasporti e altri settori “

 

Come membri fondatori, AT & T, Cisco, GE, IBM e Intel deterranno ciascuna seggi permanenti nel comitato direttivo IIC eletto insieme ad altri quattro membri. Il comitato direttivo fornirà leadership e la governance per aiutare le organizzazioni capitalizzare questa grande opportunità.

 

da TECH Economy  di Stefano Epifani

29/03/2014Permalink

OpenEnergyMonitor

OpenEnergyMonitor is a project to develop open-source energy monitoring tools to help us relate to our use of energy, our energy systems and the challenge of sustainable energy. 

The OpenEnergyMonitor system is an end-to-end open-source energy monitoring system that is Arduino IDE compatible:

The openenergymonitor system is made up of four main parts: emonTx  |  emonGLCD  |  emonBase  |  emoncms. These can be assembled and configured to work for a variety of applications from a home energy monitor to solar PV import/export monitoring and more.

It is also possible to go beyond monitoring to start controlling things: diversion of surplus P.V energy to domestic hot water is an active openenergymonitor research project see Diverting surplus PV Power

25/03/2014Permalink

l kit autoconsumo fotovoltaico, ecco come avere il massimo risparmio

L’energia elettrica in bolletta continua ad aumentare e per ottenere il massimo risparmio è necessario autoprodurre parte dei propri consumi. Come? Un impianto fotovoltaico è una soluzione. Ma non basta avere il fotovoltaico: oggi è necessario utilizzare il fotovoltaico in maniera corretta. Con un kit autoconsumo fotovoltaico è possibile avere la massima convenienza.

Oggi gli impianti non sono più incentivati (anche se godono delle detrazioni fiscali fruibili dalle persone fisiche) e per generare un buon ritorno economico dall’investimento è necessario autoconsumare, perchè l’autoconsumo è il fattore di maggior risparmio dal fotovoltaico. Vediamo perchè.

Per ammortizzare al meglio l’acquisto di un impianto fotovoltaico è necessario arrivare all’autoconsumo massimo per tagliare le bollette e sfruttare “economicamente” la propria energia, evitando il suo acquisto dalla rete. Comprare energia dalla rete, quando si ha un proprio impianto che può metterla a disposizione “gratuitamente”, è infatti un’operazione onerosa e “anti-economica”.

Il problema è far “coincidere” produzione e consumi: produrre di giorno e consumare di sera non è il modo migliore di consumare quando si ha un impianto fotovoltaico. L’impianto, infatti, produce di giorno e per rendere massima la convenienza bisogna, per quanto possibile, spostare i propri consumi nelle ore diurne: nelle fasce di produzione dell’impianto. Questo per utilizzare la propria energia nel momento stesso della produzione e per ridurre i prelievi di rete.

In ambito domestico, in genere, la maggior parte dei consumi avviene la sera o la notte, quando il fotovoltaico non produce. Come rendere massimo l’uso dell’energia autoprodotta? Con un kit autoconsumo fotovoltaico è possibile raccogliere di giorno l’energia in eccesso per renderla diponibile nella fascia serale e notturna. In questo modo anche di sera sarà possibile usufruire della propria energia, senza prelevarla dalla rete.
kit autoconsumo fotovoltaico

Esempio: Kit Autoconsumo EA

Un kit autoconsumo fotovoltaico è la soluzione ideale per conciliare produzione e consumo: per generare il maggior risparmio possibile in bolletta. Ricordiamo che ci sono attualmente due interessanti agevolazioni per questo tipo di prodotti:

per i privati: detrazione fiscale 50% per ristrutturazioni e fotovoltaico (leggi qui per i dettagli)
per le aziende: finanziamento agevolato con la nuova sabatini (leggi qui per i dettagli).

Ecco cosa cambia tra l’utilizzo del classico kit fotovoltaico ed il kit autoconsumo fotovoltaico

Il classico kit fotovoltaico domestico da 3 kw permette l’autoconsumo istantaneo, ma tutta l’energia non immediatamente autoconsumata viene immessa in rete. L’immissione in rete disperde parte del suo valore perchè il Gse (l’ente che ritira e “paga” l’energia ricevuta dagli impianti) remunera l’energia molto meno di quanto viene pagata in bolletta dagli utenti. Per questo motivo conviene molto di più auto-consumare l’energia prodotta, piuttosto che immetterla in rete.

In genere con il classico impianto fotovoltaico residenziale da 3 kw si ha un autoconsumo del 25-35%: solo un terzo della produzione viene sfruttata per far fronte ai propri bisogni. I Rimanenti due terzi vengono “sprecati” cedendoli alla rete che, precisiamolo, “paga” l’energia, ma la paga poco.
Questi sono i dati medi sull’autoconsumo.

Con un kit autoconsumo fotovoltaico da 3 kw si può raggiungere l’80-90% di autoconsumo grazie all’utilizzo di batterie di accumulo dell’energia prodotta e ad una gestione intelligente dei flussi prodotti. Con un kit di autoconsumo l’energia scambiata con la rete viene resa minima, mentre viene reso massimo l’utilizzo dalla corrente autoprodotta, anche in momenti diversi da quelli della produzione.

Con un autoconsumo dell’ 80%, si ha un risparmio in bolletta dell’80%, con un autoconsumo del 100% si ha un risparmio in bolletta del 100%.

L’autoconsumo viene realizzato mediante lo stoccaggio temporaneo, diurno, dell’energia nel momento della produzione, ed il successivo prelievo della stessa in un momento diverso: nella fascia serale e notturna quando, in casa, avviene in genere, la maggior parte dei consumi.

Con un kit autoconsumo si riesce a trattenere dal 70% fino all’80% della produzione fotovoltaica, con lo scopo di ridurre il prelievo serale.

11/03/2014Permalink

Solarlog News 5 marzo 2014

 

Solar-LogTM News
05/03/2014

Gestione dei consumi e ottimizzazione dell’autoconsumo con Solar-Log

In questi tempi si sente parlare molto spesso dell’importanza dell’autoconsumo e delle funzioni legate ad esso. Indubbiamente, con la fine degli incentivi, le attenzioni si sono spostate sui concetti di risparmio energetico, efficienza energetica e ottimizzazione dei consumi. Tuttavia, spesso si trascura un aspetto fondamentale, e cioè che la base per la corretta ottimizzazione dell’autoconsumo energetico è il preciso rilevamento e la visualizzazione di produzione e consumo. I sistemi Solar-Log offrono varie possibilità di rappresentazione del bilancio energetico. Per impianti già in funzione è sufficiente integrare un contatore di produzione aggiuntivo, collegabile via S0 o RS485. Per impianti in costruzione è possibile installare il modello Solar-Log Meter, disponibile per i modelli Solar-Log 300 e 1200. I Solar-Log Meter dispongono di un contatore integrato e consentono il collegamento di 2 x 3 fasi mediante dei TA.


Esempio immagine superiore
: l’impianto in questione presenta una situazione piuttosto particolare. A ore 05:00 vengono attivati i sistemi di riscaldamento che causano un forte incremento dei consumi (colore rosso). Alle ore 07:00, con l’attivazione di altre strumentazioni, i consumi subiscono un’ulteriore aumento, per poi diminuire proprio quando l’impianto (in precedenza coperto da una montagna) inizia a produrre (parte gialla). In casi come questo, per migliorare l’autoconsumo (parte gialla) sarebbe necessario cercare di dilazionare le attività in cui il consumo è particolarmente intenso nella fascia dalle ore 10:30 alle 15:30, quando l’impianto funziona a pieno regime.


Consiglio: grazie al nuovo sistema di fatturazione del portale WEB “Commercial Edition” ora è possibile disattivare automaticamente un impianto con la decorrenza della licenza. Questa funzione è particolarmente indicata per contratti di monitoraggio limitati a un anno.

La disattivazione automatica si imposta seguendo pochi passi:

– Accedere alla sezione dedicata alla fatturazione all’interno del menu “Amministrazione”

– Aprire la voce “dettagli fatturazione” e selezionare l’impianto nel gruppo prescelto

– Nella scheda “dettagli” dell’impianto, in fondo appare la funzione “disdetta”

– Selezionare la prima data di disattivazione possibile


Nella sezione download del sito web Solar-Log sono scaricabili il nuovo portfolio prodotti, il manuale WEB Commercial e la brochure per installatori

Contattaci per ulteriori informazioni o richiedi il preventivo presso il rivenditore Solar-Log della tua zona, la lista completa la puoi trovare cliccando qui:

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06/03/2014Permalink