Google e SunPower affittano pannelli solari

Google e SunPower hanno deciso di investire 250 milioni di dollari (per l’esattezza 100 milioni Google e 150 SunPower) per realizzare e affittare pannelli solari fotovoltaici ai privati.

Mettere il fotovoltaico per risparmiare in bolletta senza acquistare l’impianto  producendo, installando ed affittando i pannelli solari sui tetti delle case.

E’  possibile bypassare l’ostacolo della liquidità necessaria ad effettuare l’investimento per chi ha un tetto, ma non ha soldi da investire: può prendere in affitto i pannelli ed autoprodursi parte del proprio fabbisogno energetico risparmiando in bolletta.

Grazie alla presenza di Google, SunPower, leader mondiale nella produzione di moduli fotovoltaici per produrre energia pulita, proseguirà così nel programma di leasing del fotovoltaico che ha già raggiunto ben 20.000 famiglie nel corso di questi anni.

Nello specifico si tratta di pannelli fotovoltaici di ultima generazione, che possono cioè produrre il 50% in più rispetto a quelli tradizionali.

Questi moduli, che quindi produrranno maggiore energia elettrica pur occupando uno spazio minore saranno affittati ad un prezzo inferiore rispetto a quello che richiederebbe il pagamento di una normale bolletta energetica, comprensivo anche di installazione.

Grazie a Google e SunPower quindi, le famiglie americane (perché fino ad ora il progetto è dedicato esclusivamente agli Usa) avranno quindi la possibilità di risparmiare (senza neanche comprare l’impianto) e di aiutare l’ambiente abbattendo la quantità di emissioni di anidride carbonica.

google per il fotovoltaico

Che Google sia sensibile alle tematiche ambientali e di risparmio energetico, è cosa ormai risaputa: quasi il 35% dell’energia necessaria ad alimentare il suo immenso apparato deriva infatti da fonti rinnovabili, con ben 16 progetti realizzati nel corso degli anni .

Google  si è posto il traguardo del 100% di consumo di energia da fonti rinnovabili, che  appare ambizioso ma non impossibile.

In totale si parla di un miliardo di dollari investiti in progetti di questo tipo negli ultimi anni, compresi quelli necessari a garantire 407 megawatt di energia ricavata dal vento per i Data Center nello Stato dello Iowa.

 

06/05/2014Permalink

IoE: Cisco, AT&T, GE, IBM e Intel fondano l’Industrial Internet Consortium

Il futuro previsto dall’Internet of Things, o meglio ancora dall’Internet of Everything, spinge ad accelerare taluni processi innovativi. AT&T, Cisco, GE, IBM e Intel hanno annunciato la fondazione dell’ Consortium (), gruppo nato per accelerare il cammino verso “l’integrazione del mondo fisico con quello digitale”. L’obiettivo principale del consorzio, infatti, è quello di  identificare i requisiti per gli standard aperti di interoperabilità e architetture comuni per collegare dispositivi intelligenti, macchine, persone, processi e dati. L’iscrizione è aperta a ogni azienda, organizzazione o entità (sia pubblica che privata) interessata a stimolare lo sviluppo del mercato globale per l’Industrial Internet.

 

Lo statuto della IIC prevede il supporto all’innovazione attraverso una serie di azioni che vanno dalla diffusione e l’adozione degli esistenti casi d’uso in materia, alla condivisione delle migliori pratiche, architetture di riferimento, e requisiti standard per facilitare la diffusione di tecnologie connesse fino alla possibilità di influenzare il processo di sviluppo degli standard globali per i sistemi dell’Industrial Internet. Siamo alla soglia di un importante cambiamento tecnologico che incrocia il mondo fisico e cybernetico, uno snodo epocale che avrà vaste implicazioni che porteranno a notevoli vantaggi, non solo le organizzazione, ma per l’umanità intera“, ha dichiarato Janos Sztipanovits, Professore di Ingegneria e Direttore dell’Istituto di Sistemi Software integrati ( ISIS ) della Vanderbilt University. “Università e industria comprendono la necessità di individuare e stabilire nuove basi, quadri comuni e standard per Internet industriale, e sono alla ricerca della IIC per garantire che questi sforzi si uniscono in un insieme coerente. “

 

Collegando  gli oggetti fisici a tutta la potenza del cyberspazio, l’Industrial Internet promette di ridisegnare radicalmente il modo con cui le persone interagiscono con la tecnologia”, ha detto il segretario del Commercio Usa Penny Pritzker . “L’auspicio della nostra Amministrazione è quello di realizzare collaborazioni pubblico-privato alla stregua del nuovo IIC e di trasformare le opportunità dell’Industrial Internet in nuovi posti di lavoro nel settore manifatturiero smart, sanità , trasporti e altri settori “

 

Come membri fondatori, AT & T, Cisco, GE, IBM e Intel deterranno ciascuna seggi permanenti nel comitato direttivo IIC eletto insieme ad altri quattro membri. Il comitato direttivo fornirà leadership e la governance per aiutare le organizzazioni capitalizzare questa grande opportunità.

 

da TECH Economy  di Stefano Epifani

29/03/2014Permalink

OpenEnergyMonitor

OpenEnergyMonitor is a project to develop open-source energy monitoring tools to help us relate to our use of energy, our energy systems and the challenge of sustainable energy. 

The OpenEnergyMonitor system is an end-to-end open-source energy monitoring system that is Arduino IDE compatible:

The openenergymonitor system is made up of four main parts: emonTx  |  emonGLCD  |  emonBase  |  emoncms. These can be assembled and configured to work for a variety of applications from a home energy monitor to solar PV import/export monitoring and more.

It is also possible to go beyond monitoring to start controlling things: diversion of surplus P.V energy to domestic hot water is an active openenergymonitor research project see Diverting surplus PV Power

25/03/2014Permalink

Problema con inverter AROS Sirio

Modello installato Solarlog500

Problema riscontrato : gli inverter AROS Sirio 18K (4)   ricevono un richiesta di riduzione potenza da Solarlog. Il PM non è attivato. Firmware installato 15-08-2012.

31/08/2012Permalink